Ucraina Russia, le notizie di giovedì 9 giugno sulla guerra

di Lorenzo Cremonesi, Francesco Battistini, Paolo Foschi

Le notizie di giovedì 9 giugno sulla guerra. Condannati a morte i due combattenti britannici e il cittadino marocchino processati dai filorussi. Il processo ai militari dell’Azovstal catturati entro la fine dell’estate

desc img

Questa diretta è stata chiusa. Trovate a questo link il nuovo articolo con tutte le ultime notizie di oggi, in diretta, sulla guerra in Ucraina

• La guerra in Ucraina è arrivata al 106esimo giorno.
• I russi controllano quasi tutta Severodonetsk e le truppe ucraine stanno valutando il ritiro, ma sono ancora alla periferia della città. «La battaglia è feroce, molto feroce» ha detto il presidente ucraino Zelensky.
• La Corte suprema dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk ha condannato a morte, in primo grado, tre uomini che hanno combattuto con la legione straniera in Ucraina: sono i britannici Shaun Pinner e Aiden Aslin e il marocchino Saadoun Brahim, accusati di avere partecipato al conflitto come «mercenari» delle formazioni armate ucraine.
• Nessun accordo concreto sul grano, fallisce la mediazione turca. Per Mosca il grano può partire se vengono tolte le sanzioni. Il ricatto alimentare del Cremlino è uno dei grandi nodi del conflitto.
• Distrutta da raid russi una scuola a Bakhmut, ci sono vittime. Due ospedali colpiti a Severodonetsk e Rubizhne, nell'Ucraina orientale.

Questa diretta è stata chiusa. Trovate a questo link il nuovo articolo con tutte le ultime notizie di oggi, in diretta, sulla guerra in Ucraina


Ore 03:02 - Ok commissione esteri Senato a Finlandia e Svezia in Nato

La commissione Esteri del Senato ha approvato la risoluzione che chiede alla Nato di ammettere rapidamente la Finlandia e la Svezia nell’Alleanza, in un segno di accordo bipartisan contro l’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia. La risoluzione deve ora essere approvata dal Senato, dove un via libera con i due terzi dei voti appare scontato.

Ore 02:12 - Mosca, «Operazione speciale prosegue come previsto»

«L’operazione speciale si sta sviluppando secondo i piani militari inizialmente previsti»: lo ha detto il rappresentante permanente di Mosca presso l’Onu, Vasily Nebenzya, riferendosi all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Intervistato dalla Bbc, riporta la Tass, il diplomatico russo ha sottolineato che «nessuno aveva promesso di concludere (l’operazione) in tre o sette giorni. Alcuni esperti dicono: “l’operazione speciale russa è ora in stallo e non sta procedendo al ritmo che era stato inizialmente previsto”. Ma il progresso è in corso. Questo è chiaro». Nebenzya ha quindi spiegato che «uno dei motivi del cosiddetto ritmo lento è che non stiamo prendendo di mira le infrastrutture civili»: le truppe «stanno solo colpendo obiettivi militari e questo richiede tempo».

Ore 01:01 - Zelensky a Macron: coordiniamo ingresso in Ue

Il presidente ucrainao Volodymyr Zelensky e quello francese Emmanuel Macron hanno discusso del sostegno umanitario e militare all’Ucraina durante una telefonata. Lo ha annunciato Zelensky in un tweet in cui ha aggiunto che «particolare attenzione è stata dedicata al percorso di avvicinamento dell’Ucraina verso l’Unione Europea, stiamo coordinando i passi». Zelensky ha aggiunto di aver evocato con Macron gli aiuti militari compresi quelli di «armi pesanti». Parigi ha confermato la telefonata tra i due leader e ha aggiunto che Macron avrebbe chiesto all’omologo ucraino gli ultimi sviluppi sul campo chiedendogli dei suoi bisogni in termini di equipaggiamenti militari e aiuti umanitari.

Ore 23:41 - Appello dell’Unione Africana: sminare porto Odessa o carestia in Africa

Il presidente senegalese e attuale «numero uno» dell’Unione Africana, Macky Sall, ha chiesto lo sminamento del porto ucraino di Odessa per consentire l’export dei cereali e ha aggiunto di aver ricevuto rassicurazioni dal capo del Cremlino, Vladimir Putin, che i russi non attaccheranno l’area. Se le esportazioni di grano non riprenderanno, l’Africa «sarà in una situazione di carestia molto grave che potrebbe destabilizzare il continente», ha detto in un’intervista ai media francesi France 24 e RFI. Il continente africano è fortemente dipendente dalle importazioni di grano ucraine e russe e dai loro fertilizzanti, essenziali per la sua agricoltura.

«Se i fertilizzanti non arrivano quando è inverno (la stagione delle piogge) nella maggior parte dei Paesi africani, significa che non ci sarà raccolto», ha aggiunto. La scorsa settimana il leader senegalese ha incontrato a Mosca Putin. «Fino a quando non avrò dimostrazione del contrario, non ho elementi per contraddire» le assicurazioni di Mosca che non cercherà di bloccare il grano ucraino se le acque saranno ripulite dalle mine. «Gliel’ho anche detto: gli ucraini dicono che se rimuovono le mine, loro (i russi) entreranno nel porto. Lui assicura che, no, non entreranno, ed è un impegno che ha preso», ha aggiunto, parlando di Putin. «Ora dobbiamo lavorare all’eliminazione delle mine, alla partecipazione dell’Onu e di tutte le parti interessate, per iniziare a portare fuori il grano ucraino».

Ore 22:58 - Zelensky firma decreto per sanzioni contro Putin

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto che attua le decisioni prese oggi dal Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina sulle sanzioni nei confronti di 35 alti funzionari russi, tra cui il presidente russo Vladimir Putin. Lo scrive Ukrinform, precisando che tra i sanzionati c’è anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, il primo ministro russo Mikhail Mishustin, il ministro della Difesa Sergei Shoigu, il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev ed il ministro degli Esteri Sergey Lavrov. Le sanzioni sono introdotte a tempo indeterminato.

Ore 21:21 - L’arcivescovo di Kiev: è una guerra coloniale nel cuore dell’Europa

L’arcivescovo maggiore di Kiev nel 106esimo giorno di guerra in Ucraina: «La situazione della nostra popolazione civile nei territori occupati è tragica, e peggiora ogni giorno. È evidente che la guerra iniziata dalla Russia contro l’Ucraina è di natura coloniale. Insomma Mosca sta di nuovo cercando di trasformare l’Ucraina in una colonia, per di più, praticamente nel cuore dell’Europa».

Ore 20:12 - Bloomberg, Commissione verso ok a candidatura Ue Ucraina

La Commissione europea la settimana prossima potrebbe dare all’Ucraina il via libera allo status di candidato all’ingresso in Ue. È quanto riporta Bloomberg, che cita fonti vicine al dossier secondo le quali al tavolo del collegio dei commissari della settimana prossima approderà la raccomandazione che conterrà il placet dell’esecutivo europeo. Il via libera sarà legato ad alcune condizionalità sullo stato di diritto e sulla legislazione anti-corruzione in Ucraina. Se la Commissione varerà la raccomandazione, il suo parere positivo sulla candidatura ucraina approderà al summit europeo di fine giugno.

Ore 19:15 - Media, 42 mila richieste al Cremlino su soldati «dispersi»

Nel mese di aprile il Cremlino ha ricevuto quasi 42mila richieste di informazioni su soldati che risultano dispersi o catturati in Ucraina da parte di loro amici o familiari. Lo riporta il portale investigativo russo IStories, citato dal Moscow Times, precisando che non ci sono riscontri su quante di queste segnalazioni siano state esaminate o abbiano ricevuto risposta. L’ultimo bilancio ufficiale di Mosca risale al 25 marzo ed era di 1.351 soldati caduti.

Ore 18:46 - Di Maio: serve una pace che parta dalle esigenze di Kiev

«Se non ripartono i negoziati Mosca continuerà a creare instabilità in tutto il mondo. I negoziati sono fondamentali e noi sosteniamo tutti gli sforzi negoziali. Dobbiamo prendere iniziative collegiali come comunità internazionale che vedano a capo l’Onu per portare Putin al tavolo» e raggiungere «una pace non imposta ma che parta dalle esigenze di Kiev». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parlando a margine della ministeriale Ocse.

Ore 18:27 - Le scuole di Donetsk e Luhansk riceveranno libri testo russi

«Tutte le scuole delle Repubbliche popolari di Luhansk e Donetsk riceveranno nuovi libri di testo russi entro l’1 settembre». Lo ha reso noto il ministro dell’Istruzione russo, Sergei Kravtsov. Lo riporta la Tass.

Ore 18:22 - Bloomberg: atteso ok Commissione a candidatura Ue dell’Ucraina

La Commissione europea dovrebbe raccomandare la prossima settimana di concedere all’Ucraina lo status di Paese candidato all’Ue con alcune condizioni legate allo Stato di diritto e alla legislazione anticorruzione. È quanto anticipa Bloomberg che cita fonti che hanno familiarità con il dossier. Il parere della Commissione dovrebbe arrivare nella riunione del Collegio del 17 giugno. La decisione però essere confermata dai capi di Stato e di Governo dell’Unione europea che si riuniranno a Bruxelles il 23-24 giugno.

Ore 17:33 - Zelensky firma un decreto per sanzioni personali a Putin

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato il decreto che attua la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale di Kiev di imporre sanzioni a diversi alti funzionari russi, tra cui il presidente Vladimir Putin.

Ore 17:22 - Filorussi: il processo ai militari Azovstal entro la fine dell’estate

Dopo aver processato e condannato a morte i tre combattenti stranieri catturati, il presidente dell’autoproclamata Repubblica filorussa di Donetsk, Denis Pushilin, ha detto che il processo ai militari ucraini dell’acciaieria Azovstal di Mariupol «si terrà entro la fine dell’estate», come riporta l’agenzia Tass.

Ore 16:25 - Putin: «La Russia non farà la fine dell’Urss»

La Russia «non cadrà nella stessa trappola dell’Urss, la sua economia resterà aperta». Lo ha detto Vladimir Putin parlando ai giovani imprenditori russi. Aggiungendo che la sfida che oggi ha di fronte il Paese è «tornare e rafforzarsi. La Russia non può essere circondata da una recinzione».

E ancora: «Il mondo sta cambiando e sta cambiando rapidamente» e in questa nuova realtà «non esistono Stati intermedi, ma solo Stati sovrani o Stati colonie», come riporta l’agenzia Tass. Le «colonie», non hanno alcuna possibilità di sopravvivere nella lotta geopolitica. «Se un Paese o un gruppo di Paesi non sono in grado di prendere decisioni sovrane sono già colonie in una certa misura e le colonie non hanno prospettive storiche, possibilità di sopravvivere in una lotta geopolitica così dura», ha affermato il presidente russo non volendo nominare Paesi specifici «per non offendere nessuno».

Sulla questione gas e petrolio russi, Putin ha sottolineato: «Per quanto riguarda il rifiuto delle nostre risorse energetiche, questo è poco probabile per i prossimi anni. E non si sa cosa accadrà in questi anni. Quindi nessuno ha intenzione di sigillare i pozzi, non ce n’è bisogno».

Ore 15:57 - Tribunale filorusso di Donetsk condanna a morte i due combattenti britannici e il marocchino catturati a Mariupol

(Marco Bruna) La Corte suprema dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk ha condannato a morte i cittadini britannici Sean Pinner e Aiden Aslin, e il cittadino marocchino Saadoun Brahim, catturati a Mariupol e accusati di aver partecipato al conflitto come «mercenari» delle formazioni armate ucraine. Lo riporta la Tass. Secondo le leggi della repubblica, i condannati saranno fucilati.

Le famiglie dei due ex militari britannici condannati a morte denunciano il processo come uno show condotto «in violazione della Convenzione di Ginevra» sui prigionieri di guerra, scrive il Guardian. Mentre l’ex ministro Tory Robert Jenrick, deputato del collegio di uno dei due, accusa «le autorità russe» di averne strumentalizzato «in modo completamente vergognoso» la cattura e di «oltraggio al diritto internazionale». Ma spera comunque che «in un prossimo futuro» essi possano essere oggetto di uno scambio di prigionieri.

desc img
(Ap)

Ore 15:50 - Cremlino: «Per ora no stop forniture gas ad altri Paesi»

«Il governo russo non prevede per ora di bloccare le forniture di gas ad altri Paesi europei». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che, in un riferimento al pagamento delle forniture, ha aggiunto: «Il sistema funziona, il sistema è stato adattato, e quelli che ricevono il gas stanno già lavorando sulla base del nuovo sistema».

Nelle settimane scorse il presidente russo Vladimir Putin aveva ordinato il pagamento in rubli delle forniture: l’escamotage trovato dalle aziende europee, per non violare le sanzioni, è stato quello di aprire un conto in euro presso Gazprombank, per procedere ai pagamenti, con l’istutito russo che poi converte automaticamente gli euro in rubli. Allo schema hanno rifiutato di aderire Polonia, Bulgaria, Finlandia, Olanda e Danimarca, che si sono così viste sospendere le forniture di gas.

Ore 15:39 - Ambasciatore russo all’Onu: presto controlleremo Donetsk e Luhansk

«La Russia controllerà presto le regioni di Donetsk e Luhansk». Lo ha detto l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia, parlando alla Bbc.

Ore 15:24 - A Mariupol i russi pagano le pensioni in rubli

Le forze di occupazione russe a Mariupol hanno iniziato a pagare le pensioni in rubli, utilizzando contanti. Lo ha riferito il consigliere del sindaco Petro Andrushchenko alla televisione nazionale. «Questa è l’economia russa», ha detto Andrushchenko (che non si trova più in città), denunciando la «mancanza di organizzazione che sta provocando file enormi e risse durante la distribuzione del denaro».

L’agenzia russa Ria Novosti ha riferito che sono state ricevute circa 46 mila domande di pagamento delle pensioni alle autorità dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, che ha iniziato a effettuare i pagamenti. Secondo Andrushchenko il «20-30% dei nostri anziani a Mariupol non accettano l’occupazione e deliberatamente non hanno presentato i documenti per ricevere la pensione».

Ore 15:20 - Von der Leyen: «Ricostruiremo l’Ucraina, è nostro dovere»

«Questo pomeriggio avremo un dibattito tra il sindaco di Mariupol e gli architetti ucraini perché ricostruiremo l’Ucraina: dobbiamo farlo e lo faremo perché è un nostro obbligo morale che va messo in atto nel modo giusto, con lo spirito del nuovo Bauhaus europeo». Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, all’apertura del festival Internazionale New European Bauhaus in corso al Maxxi di Roma.

Ore 15:14 - Johnson: «Sarebbe ripugnante costringere Kiev alla resa»

«Spingere l’Ucraina a un cattivo compromesso, a un accordo di pace imposto dalla Russia, sarebbe «ripugnante e l’Occidente non deve farlo». Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson a margine di un intervento pubblico nella contea del Lancashire durante il quale ha presentato un progetto di sostegno all’edilizia nazionale e alla possibilità di acquistare case nel Regno Unito fra le iniziative attraverso cui cerca di riconquistare consenso. Nel discorso il leader Tory ha poi attribuito agli «effetti dell’aggressione di Vladimir Putin» parte della responsabilità dell’impennata dell’inflazione nel Regno e «a livello globale».

Ore 15:10 - Portati a Kiev i corpi di 58 combattenti di Azovstal

I corpi di altri 58 combattenti dell’Azovstal sono stati consegnati a Kiev, secondo il Center for Strategic Communications and Information Security ucraino, citato da Ukrinform. «Quattro di loro hanno probabilmente prestato servizio con il reggimento Azov che sarà coinvolto nel processo di identificazione», ha detto il servizio stampa del reggimento. I soldati saranno sepolti presso il Memoriale degli eroi caduti di Azovstal, che dovrebbe essere creato sulle colline del fiume Dnipro.

Ore 14:33 - Onu, da inizio guerra quasi 5 milioni rifugiati all’estero

Quasi cinque milioni di profughi ucraini sono stati registrati in 44 Paesi europei dal 24 febbraio scorso, giorno in cui è iniziata la guerra. Lo rende noto l’Unhcr, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati, secondo quanto riporta il Guardian. Il numero preciso è 4.816.923. «Sono molti di più gli ucraini che hanno effettivamente lasciato il Paese: i dati, infatti, dicono che al 7 giugno erano stati registrati più di 7,3 milioni di attraversamenti di frontiera in uscita dall’Ucraina. Altri 2,3 milioni di attraversamenti sono stati registrati per rientrare nel Paese».

Donne e bambini rappresentano il 90% di coloro che sono fuggiti all’estero, poiché gli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni sono idonei al servizio militare e non possono partire. La guerra in Ucraina ha «causato una delle più grandi crisi di sfollamento umano al mondo», sottolinea l’Unhcr.

Ore 14:25 - Kiev: 2.500 combattenti Azovstal in campo detenzione russo Donetsk

Tutti i 2.449 combattenti ucraini che si trovavano nell’acciaieria Azovstal, a Mariupol, si trovano in un campo di «detenzione preventiva» russo nel villaggio di Olenivka, nella regione orientale ucraina di Donetsk. Lo ha riferito Ukrainska Pravda, citando fonti d’intelligence anonime. Secondo la testata, l’accordo di Kiev con Mosca è che i combattenti che si trovavano nell’impianto non devono essere uccisi né torturati e che debbano essere scambiati con altri prigionieri.

Ore 14:22 - Cremlino: Nessun accordo con Turchia su esportazioni grano Ucraina

«Non è stato raggiunto un accordo con la Turchia sulle esportazioni di grano ucraino attraverso il Mar Nero». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel consueto briefing con i giornalisti. La Turchia ha spinto per un accordo tra Russia e Ucraina per alleviare la crisi alimentare globale negoziando un passaggio sicuro per il grano bloccato nei porti del Mar Nero. Gli sforzi di Ankara hanno incontrato resistenza perché l’Ucraina ha accusato la Russia di imporre condizioni irragionevoli e il Cremlino ha affermato che le forniture sono legate alla fine delle sanzioni.

Ore 14:11 - La Premier League di calcio inglese sospende contratto con tv russa

La Premier League inglese ha sospeso il suo contratto di sei anni con l’emittente russa Match Tv. Lo riporta la Press Association britannica. L’accordo sui diritti di trasmissione del campionato inglese con il gruppo mediatico russo Rambler era stato sospeso già a marzo, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, quindi un nuovo contratto con Match TV era stato stipulato per coprire le sei stagioni successive.

Senza una soluzione alle viste del conflitto in Ucraina, in vista della prossima stagione calcistica la Premier League ha deciso durante l’assemblea generale annuale di sospendere il nuovo contratto televisivo. Non sarebbe stato fissato nessun termine per la revoca della sospensione.

Ore 13:28 - Zelensky chiede l’esclusione della Russia dalla Fao

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha partecipato da remoto all’inaugurazione della riunione ministeriale Ocse in corso oggi e domani nella capitale francese, ha chiesto l’esclusione della Russia dalla Fao. Motivo: la responsabilità di Mosca nella crisi alimentare che si sta rischiando per il blocco delle partite di cereali. «Cosa può fare la Russia se sta lavorando per far morire di fame almeno 400 milioni di persone e, al massimo, un miliardo di persone?», si è chiesto Zelensky.

Ore 13:23 - Mattarella: «La guerra evidenzia il valore strategico mare»

«Il valore strategico della marina e della dimensione del mare è andando crescendo nei decenni della globalizzazione. La crisi in Ucraina con l’attacco della Federazione russa ne evidenzia ancora di più il rilievo. Non vi è conflitto che non si riverberi su Paesi e popoli vicini e su popoli che appaiono più lontani. È così per gli aspetti alimentari con il blocco della navigazione del mar Nero e per quelli energetici. Questi hanno provocato un processo per differenziare le fonti che vede nel trasporto marittimo una via essenziale». Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando i vertici della Marina al Colle.

Ore 13:12 - Peskov, non sappiamo la sorte dei soldati arresi ad Azovstal

Il Cremlino non ha informazioni sul destino dei soldati ucraini che si sono arresi nella fabbrica Azovstal a Mariupol e sono stati portati in Russia. Lo ha affermato il portavoce Dmitri Peskov, interpellato al riguardo: «Non posso rispondere, non abbiamo simili informazioni».

Ore 13:06 - Vadim, il ragazzo ustionato per salvare mamma, «è fuori pericolo»

«Oggi sono andato a trovare Vadim il giovane ucraino di 17 anni ricoverato al centro grandi ustionati del Sant’Eugenio. I medici mi hanno comunicato che sciolgono la prognosi. Vadim è fuori pericolo di vita. Un grazie a tutti gli operatori e le operatrici del Sant’Eugenio». Lo dichiara l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato che questa mattina si è recato in visita al ragazzo ucraino che ha riportato gravi ustioni nel tentativo di salvare la madre. Nell’ospedale romano è stato sottoposto a due intervento chirurgici, entrambi riusciti.

Ore 12:56 - Cina: +80% import dalla Russia a maggio, in calo export

Le importazioni della Cina dalla Russia sono aumentate a maggio di quasi l’80% su base annua, mentre le spedizioni verso Mosca, su cui pesano le sanzioni occidentali per l’aggressione ai danni dell’Ucraina, sono calate per il terzo mese consecutivo.

Secondo i dati diffusi dalle Dogane di Pechino, che non specificano la tipologia di beni, l’import ha segnato un +79,6%, in accelerata sul +56,6% di aprile e sul +26,4% di marzo. La Cina è uno dei principali acquirenti di greggio, gas, risorse naturali e prodotti agricoli russi e, come è emerso nelle scorse settimane, sta accelerando gli acquisti di petrolio a prezzi scontati.

Ore 12:50 - L’Unione Europa ai partner: non comprate grano rubato dalla Russia

«Sappiamo che la Russia sta cercando di esportare verso altri Paesi il grano saccheggiato in Ucraina. È stato reso noto che ad esempio in passato ha cercato di vendere all’Egitto del grano e l’Egitto lo ha rifiutato». Lo ha dichiarato il portavoce dell’Ue per la politica estera, Peter Stano. «L’Unione europea sta chiedendo ai tutti i partner di non comprare nulla che sia stato saccheggiato dai russi in Ucraina. E cerchiamo di fare in modo, con tutti i mezzi che abbiamo, che questo non accada».

Ore 12:19 - Bombe e trincee: la guerra in Ucraina sembra sempre più la Prima guerra mondiale

(Guido Olimpio) Una guerra moderna con modalità d’altri tempi. Le operazioni nel Donbass vedono un largo impiego di cannoni e lanciarazzi, con poche manovre di truppe. Gli invasori – come da tradizione – puntano sulla potenza di fuoco, la precisione è relativa. Tuttavia saturando l’area per giorni cercano di spingere alla ritirata la resistenza. E, infatti, in alcuni settori del fronte hanno ottenuto successi.

Qui l’articolo completo.

Ore 11:39 - Zelensky: «La guerra è come il Covid, armi e sanzioni il vaccino»

Per Volodymyr Zelensky l’invasione russa dell’Ucraina è un nuovo coronavirus, un «Covid-22» il cui vaccino sono le armi e le sanzioni. «L’odio è un virus, ancora più letale del Covid-19, ha detto il presidente ucraino, citato da Ukrinform. «Quando l’odio bussa alla vostra porta, siete pronti? Basterà una mascherina a proteggervi dal Covid-22 russo? E perché il vaccino, ovvero armi e sanzioni, è così difficile da ottenere in quantità sufficienti? Perché alcuni Paesi fanno come se il Covid-22 non esistesse, proprio come facevano i complottisti con il Covid-19? Perché ci sono persone che non imparano nemmeno dal sangue e la morte?», si è chiesto Zelensky.

Ore 11:32 - Ministro Difesa ucraino: «Fino a 100 militari ucraini muoiono ogni giorno»

«Fino a 100 militari ucraini muoiono e fino a 500 vengono feriti ogni giorno a causa della guerra tra Russia e Ucraina». Lo ha dichiarato su Facebook il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, aggiungendo che «la situazione al fronte è difficile. Il Cremlino continua ad attaccare, anche se affronta una forte resistenza e subisce enormi perdite». L’obiettivo, per il ministro ucraino, resta quello di «sconfiggere la Russia, non importa quanto possa essere difficile», ha detto ancora, anche se si ritiene «insoddisfatto del ritmo e del numero di armi fornite all’Ucraina», ma allo stesso tempo ha espresso «gratitudine ai paesi che sostengono il Paese».

«Lo avevamo promesso al nemico, saremmo tornati e lo abbiamo fatto. Le regioni di Chernihiv e Kiev sono le prime. Lavoriamo per ripristinare il controllo anche alle altre zone del confine», ha aggiunto il ministero dell’Interno ucraino attraverso il suo canale Telegram.

Ore 11:16 - Mosca: manovre nel Baltico al largo di Kaliningrad

La Russia ha annunciato manovre militari nel Mar Baltico a largo di Kaliningrad, l’enclave russa sulla costa baltica tra la Polonia e la Lituania. Il ministero della Difesa russo ha reso noto che alle manovre che si svolgono oggi partecipano «60 navi da guerra, oltre 40 aerei ed elicotteri e duemila unità della Flotta Baltica».

Fino al 17 giugno sono invece in programma, sempre nel Baltico, le esercitazioni della Nato.

Ore 11:06 - 37 giornalisti uccisi dall’inizio della guerra

«Sarebbero almeno 37 i giornalisti uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra». Lo ha ricordato Alberto Spampinato, presidente di «Ossigeno per l’informazione», aprendo i lavori del convegno Guerra, pace, informazione. I pericoli per i giornalisti. Il caso dell’Ucraina in svolgimento a Roma nell’Auditorium della Casa del Jazz».

Ore 10:59 - A Severodonetsk situazione «difficile ma gestibile»

La situazione a Severodonetsk è «difficile ma gestibile». Lo ha fatto sapere Oleksandr Stryuk, sindaco della città dell’Ucraina orientale, teatro da giorni di pesanti combattimenti. Le forze di Kiev mantengono il controllo della zona industriale e delle aree circostanti, nonostante l’intenso fuoco di artiglieria russo che impedisce di evacuare gli abitanti. Sono circa 10 mila i civili intrappolati nella città del Donbass.

Ore 10:54 - L’oligarca Pinchuk mette all’asta scultura di Jeff Koons per curare soldati feriti

Il 28 giugno una delle sculture dell’artista statunitense Jeff Koons, Balloon Monkey (Magenta) (2006-13), sarà messa all’asta da Christie’s a Londra dall’oligarca ucraino Victor Pinchuk per raccogliere fondi per gli aiuti umanitari per l’Ucraina. La celebre opera sarà offerta con una stima tra 6 e 10 milioni di sterline (circa 7-11 milioni di euro).

Il ricavato sarà utilizzato per assistere soldati e civili gravemente feriti dalla guerra che necessitano urgentemente di protesi, cure mediche e riabilitazione. Rappresentando l’innocenza e la gioia dell’infanzia sia per i bambini che per gli adulti, Balloon Monkey (Magenta), spiega un comunicato di Christie’s, «si erge come un simbolo monumentale di speranza e solidarietà con quegli uomini, donne e bambini che vivono nell’Ucraina dilaniata dalla guerra che hanno subito una terribile perdita. Il pezzo più grande della celebre serie di palloncini dell’artista, si erge come un scintillante simbolo di solidarietà e un faro di speranza».

L’oligarca ucraino Victor Pinchuk è fondatore di EastOne Group, una società internazionale di investimento, finanziamento di progetti e consulenza finanziaria con sede a Londra, e di Interpipe Group, uno dei principali produttori ucraini di tubi, ruote e acciaio. È anche il proprietario di quattro canali televisivi e di un popolare tabloid, «Fakty i Kommentarii».

Ore 10:49 - Il corpo del giornalista francese Leclerc-Imhoff rimpatriato

Il corpo del giornalista francese, Frédéric Leclerc-Imhoff , ucciso in Ucraina il 30 maggio scorso, è stato rimpatriato nella notte tra mercoledì e giovedì. Il corpo del 32enne, riferisce il canale all news francese Bfm, dove lavorava, è stato accolto all’aeroporto di Parigi-Le Bourget dai membri della sua famiglia e dal ministro della Cultura francese, Rima Abdul Malak. Un omaggio, organizzato in particolare da Reporters sans frontières (Rsf), gli sarà reso domani alle 18.30 a piazza della République a Parigi.

Ore 10:45 - Filorussi: in corso battaglia per il controllo di Slavyansk

Secondo i filorussi, «da oggi un gruppo di forze delle autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Lugansk, con il supporto dell’esercito russo, ha stabilito il pieno controllo di 231 località, tra cui Svyatogorsk e Tatyanovka, sul territorio del Donetsk. È in corso una battaglia per il controllo di Slavyansk». Prima della fase attiva delle ostilità, la sua popolazione contava circa 107.000 abitanti. A Slavyansk e nella vicina Kramatorsk, le truppe ucraine - dicono i rappresentanti delle due repubbliche - hanno creato un’importante roccaforte fortificata di oltre 170 chilometri quadrati, con scorte di armi, munizioni, carburante e cibo.

Ore 10:30 - Draghi: significativo peggioramento prospettive crescita

«Come mostra l’ultimo Economic Outlook dell’Ocse, l’invasione russa dell’Ucraina ha portato a un significativo peggioramento delle prospettive di crescita e a un forte aumento delle aspettative di inflazione». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, aprendo a Parigi i lavori della Riunione a livello ministeriale del Consiglio dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse). «Le banche centrali hanno iniziato a inasprire la politica monetaria, portando a un aumento degli oneri finanziari», ha aggiunto.

«Lo sforzo per evitare la crisi alimentare deve iniziare dallo sblocco dei porti e della migliaia di cereali che sono lì. Lo sforzo di mediazione delle Nazioni unite è un notevole passo in avanti, sfortunatamente è l’unico», ha aggiunto Draghi.

Ore 10:18 - Stoltenberg ha il fuoco di Sant’Antonio

Jens Stoltenberg, Segretario generale della Nato, ha il fuoco di Sant’Antonio. La notizia è stata resa nota dalla Reuters. «Stoltenberg era atteso in Germania e in Romania per impegni ufficiali. Non potendo esserci di persona, condurrà gli incontri in remoto».

Ore 10:12 - Zelensky: «Milioni potrebbero morire di fame per blocco russo dei porti»

« Milioni di persone potrebbero morire di fame a causa del blocco russo dei porti ucraini del Mar Nero». È l’allarme lanciato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che in un discorso alla tv ha detto che il mondo è sull’orlo di una «terribile crisi alimentare», con «milioni di persone potrebbero morire di fame se il blocco russo del Mar Nero continua». L’anno scorso, le esportazioni di grano dell’Ucraina hanno portato cibo a 400 milioni di persone in tutto il mondo. La Russia sta solo bloccando i porti dell’Ucraina ed è anche stata accusata di aver rubato il suo grano.

Ore 09:41 - Kiev: con armi occidentali riprenderemmo Severodonetsk in 3 giorni

«Se l’Occidente potesse fornire armi a lungo raggio le forze ucraine sarebbero in grado di “ripulire Severodonetsk” in due o tre giorni, respingendo i russi». È quanto afferma il governatore della regione di Luhansk, citato dal Guardian. «Se otteniamo rapidamente le armi occidentali a lungo raggio, comincerà un duello di artiglieria, l’Unione sovietica perderà contro l’Occidente», dichiara il governatore, aggiungendo che al momento sono ancora impossibili le evacuazioni da Severodonetsk.

Ore 09:30 - L’America sta rallentando il sostegno all’Ucraina?

(Giuseppe Sarcina, da Washington) L’America sta rallentando il sostegno all’Ucraina? Alcuni analisti sottolineano come Joe Biden stia rallentando la fornitura dell’artiglieria a lungo raggio, perché non è chiara la strategia della Casa Bianca. Gli ucraini chiedono almeno 60 batterie di missili a lungo-raggio (Himars). Gli Stati Uniti, finora, ne hanno mandate solo quattro. «Un gesto praticamente simbolico», sostengono il colonnello John Barranco (Marines), Benjamin Johnson (Esercito), e Tyson Wetzel (Air Force), in un commento per il centro studi «Atlantic» di Washington. In realtà questi aspetti tecnico-militari rimandano al problema politico di fondo: gli Usa e gli alleati europei sono sempre dell’idea di sostenere «a oltranza» la resistenza ucraina?

L’articolo integrale è qui.

Ore 09:20 - Kiev: bombardato impianto Azot a Severodonetsk, dentro 800 civili

L’esercito russo ieri sera ha bombardato due volte l’impianto chimico Azot di Severodonetsk, prendendo di mira almeno due strutture del complesso, una delle quali destinata alla produzione di ammoniaca. Lo ha riferito il responsabile dell’amministrazione militare della regione di Luhansk, Sergey Gaidai, e lo riporta l’agenzia Ukrinform. Secondo quanto riferito nei giorni scorsi da Kiev, nei bunker sotterranei sarebbero rifugiati circa 800 civili; la Bbc ha sottolineato di non avere potuto ottenere una verifica indipendente di questa informazione. Al momento non si hanno notizie relative a eventuali vittime dei bombardamenti dell’impianto.

Ore 08:20 - Il Canada vara restrizioni a industrie chimiche e petrolifere russe

Le autorità canadesi hanno annunciato il divieto di fornire una serie di servizi per le industrie chimiche e petrolifere russe. Lo ha comunicato il ministero degli Esteri canadese. Le nuove restrizioni includono il divieto di 28 tipi di servizi per il funzionamento delle industrie petrolifere, del gas e chimiche, compresa la manutenzione, la gestione, la contabilità e la pubblicità. Questi settori rappresentano circa il 50% delle entrate finanziarie del bilancio russo e, secondo il ministero degli Esteri canadese, «le misure ridurranno le opportunità per la Russia» e serviranno da deterrente nel proseguimento della guerra in Ucraina.

Ore 08:01 - John Cena, e la storia di Misha

Misha Rohozhyn ha 19 anni. Abitava con la mamma, Liana, a Mariupol. Quando i bombardamenti hanno iniziato a colpire la città — diventata uno dei simboli della resistenza ucraina, e caduta dopo oltre 80 giorni, e una devastazione pressoché totale — ha dovuto lasciare la sua casa, e il suo Paese.

Destinazione, l’Europa. O meglio: John Cena.

Perché John Cena, campione di wrestling, è un eroe di Misha. E perché la mamma del ragazzo, affetto dalla sindrome di Down, ha usato proprio questo «trucco» per convincerlo a superare le fatiche e i disagi di un viaggio durissimo.

Quello che Liana non si aspettava — al contrario di Misha: che all’avverarsi del suo sogno ha sempre creduto, a ragione — era che, una volta giunti a Huizen, in Olanda, ad attenderli ci fosse davvero John Cena.

L’atleta aveva conosciuto la storia di Misha attraverso un articolo del Wall Street Journal, dedicato alle conseguenze della guerra sulle persone con disabilità. E, grazie all’aiuto del Journal e della World Wrestling Entertainment, è riuscito a incontrare il suo fan.

Ore 07:30 - «Il Cremlino delira»: e Putin ordina l’arresto del romanziere-star

(Marco Imarisio) Se davvero lo arrestano, buttano via la chiave.

Dallo scorso 7 giugno Dmitry Glukhovsky, lo scrittore più venduto in Russia negli ultimi dieci anni, autore popolarissimo tra gli adolescenti per via di una saga post apocalittica dalla quale è stato tratto un videogame di grande successo, è inseguito da un mandato di cattura.

In base alla legge sulla censura approvata a marzo, è accusato di avere gettato discredito sull’Armata russa, reato punibile con una pena variabile tra i dieci e i quindici anni di reclusione.

«Come si può credere a un delirio che travisa completamente la realtà scambiando il nero con il bianco, l’aggressore con l’aggredito? Eppure, proprio questa è la posizione ufficiale della Russia. E in molti ci credono». Anche in Italia, ma questo è un altro discorso.

Quello che riguarda il quarantaduenne moscovita diventato celebre con Metro 2033, romanzo tradotto in 35 lingue che racconta le vite di pochi sopravvissuti alla Terza guerra mondiale che hanno trovato rifugio nel più grande bunker antiatomico del mondo, la metropolitana di Mosca, è più complesso.

(Qui l’articolo completo)

Ore 06:14 - Mosca: servizi ucraini preparano operazione false flag a Sumy

I servizi segreti ucraini starebbero preparando un attacco con sostanze chimiche a Sumy per poi incolpare Mosca dell’accaduto, un’operazione del genere “false flag”: è quanto sostiene il colonnello Mikhail Mizintsev, le cui parole sono state riportate da Ria Novosti, agenzia di stampa russa spesso accusata di essere allineata al Cremlino e a Putin. Secondo quanto scritto nel lancio di agenzia, «le forze ucraine lanceranno colpi di artiglieria sulle regioni al confine con la Russia dalla regione di Sumy. Dopo un controattacco organizzato presumibilmente dalle forze armate russe, gli ufficiali dei servizi di sicurezza ucraini hanno in programma di spruzzare potenti sostanze velenose nell’area». L’accaduto «verrà registrato da esperti dell’Organizzazione contro l’uso di armi chimiche e usato per accusare le forze armate russe di aver usato armi chimiche contro i civili» ha sostenuto il colonnello Mizintsev.

Ore 05:59 - Severodonetsk, pioggia di fuoco: «Controllo russo quasi totale»

Al meglio dicono che la situazione è «complicata», ma quasi tutti non nascondono di avere il morale sotto le scarpe. «Va male, ci sono troppo morti, i russi bombardano duro e noi non abbiamo le armi per rispondere. Sul campo siamo molto meglio noi, però loro sparano di più e con più forza», affermano scoraggiati. Abbiamo trascorso ieri parecchie ore con i soldati ucraini impegnati sul fronte del Donbass e precisamente nel settore caldo che va da Izyum a Severodonetsk. In tutto forse nemmeno duecento chilometri, nulla a che vedere con la vastità dell’invasione voluta da Putin nella prima fase della guerra, eppure proprio per questo i russi adesso stanno avanzando e infliggono forti perdite agli ucraini. «Le battaglie avvengono più o meno sempre allo stesso modo. I russi cominciano con bombardamenti di sbarramento intensissimi. Usano tutto ciò che hanno a disposizione concentrati in poche decine di chilometri quadrati: dalle artiglierie, ai mortai, sino all’aviazione e i droni armati. (Leggi qui il reportage completo di Lorenzo Cremonesi, inviato a Sloviansk)

Ore 05:57 - Storia di Aleksej, il soldato russo che non voleva combattere

Guadagnano l’equivalente di 460 euro al mese, a marzo 2020 ne risultavano 400 mila: i contrattisti dell’esercito russo si sono trovati al fronte in Ucraina senza preavviso e spesso senza capire perché. Come Aleksej, vent’anni, soldato a contratto dal novembre 2021 che ha smesso di rispondere al telefono il 23 febbraio 2022, vigilia dell’invasione. Da quel momento per sua madre Svetlana è cominciata l’attesa.

Ore 05:56 - Kiev: dal 24 febbraio lanciati oltre 1100 attacchi aerei contro le truppe russe

L'Ucraina ha lanciato oltre 1.100 attacchi aerei contro l'esercito russo dal 24 febbraio, inizio della guerra. Lo riferisce il comando dell'aeronautica ucraina, secondo quanto riportato dal sito the Kyiv Independent. Tra gli obiettivi colpiti l'equipaggiamento militare russo, le truppe e i centri logistici.

Ore 05:55 - Guterres: «L'invasione russa in Ucraina deve finire»

«L'invasione russa dell'Ucraina deve finire. Ma finché ciò non accadrà, abbiamo bisogno di un'azione immediata: dobbiamo portare stabilità ai mercati alimentari ed energetici globali; abbiamo bisogno di rendere immediatamente disponibili risorse per aiutare i paesi e le comunità più povere». Lo ha twittato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.

Ore 05:55 - Usa, già arrivato un miliardo di dollari di aiuti per Kiev

«Stare con l’Ucraina significa rafforzare la sua economia. Un miliardo di dollari di sostegno diretto è già arrivato» e «altri 7,5 miliardi di dollari sono in arrivo». Lo ha reso noto su Twitter l’ambasciatrice statunitense in Ucraina, Bridget Brink.

Ore 05:54 - Usa: continueremo a fornire le armi a Kiev necessarie per vincere

Gli Stati Uniti sono pronti a continuare a fornire all'Ucraina le armi e le attrezzature necessarie per vincere la guerra contro la Russia. Lo ha assicurato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. «Siamo preoccupati per ogni atto di aggressione commesso dai russi, per ogni centimetro di territorio ucraino che hanno occupato, distrutto, bombardato. Ecco perché siamo così impegnati a fornire agli ucraini le armi e gli strumenti necessari in modo che possano resistere all'avanzata delle forze russe dove possono respingerle».

Ore 05:53 - Zelensky: a Severodonetsk in corso una battaglia molto feroce

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato nella serata di mercoledì che i difensori ucraini della città di Severodonetsk, in Donbass, hanno inflitto grosse perdite alle truppe russe. «Stanno combattendo una battaglia feroce, molto feroce» ha aggiunto.

Ore 05:52 - Crisi del grano, fallisce la mediazione proposta dalla Turchia

Medio Oriente Express: il primo treno di grano — grano che fino a poche settimane fa era ucraino e adesso è russo — parte dalla Crimea occupata di buon’ora e se ne va verso Damasco. Poco dopo, semaforo verde per altri dieci vagoni fermi nella stazione invasa di Zaporizhzhia, destinazione Sebastopoli e poi da qualche parte nel Vicino Oriente. Terzo fischio di giornata a Melitopol: ecco i russi che muovono un altro convoglio, stracolmo di raccolto ucraino, per la Crimea e poi chissà. Più o meno alla stessa ora, ad Ankara, un giornalista della tv pubblica di Kiev si alza in conferenza stampa, chiede di fare una domanda al ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, e lo guarda fisso negli occhi: «Signor ministro, a parte il grano, che cos’altro sta rubando la Russia all’Ucraina?». La vita, la terra, il futuro. E il grano, of course. Non se ne esce: l’intesa impossibile, che ieri i turchi han cercato di trovare con Lavrov, s’è rivelato impossibilissima. «Nessun accordo concreto», chiariscono gli ucraini: l’incontro organizzato da Mevlut Cavusoglu, ministro di Erdogan, è durato ancora meno di quelli di marzo, quando cercava di negoziare una specie di pace. (Leggi qui l’articolo completo di Francesco Battistini, inviato a Kiev)

Ore 05:49 - Mariupol, i russi cercano di far rientrare al lavoro medici ultraottantenni

Situazione catastrofica dal punto di vista sanitario a Mariupol, città ucraina occupata dai russi. A lanciare l'allarme è il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko: «C'è una catastrofica carenza di medici in città» ha scritto su Telegram, aggiungendo che i soldati russi stanno cercando di «convincere i medici pensionati ultraottantenni a ritornare al lavoro».

Ore 05:46 - La Russia schiera altri tank a sud di Zaporizhzhia

La Russia ha schierato altri 30 carri armati T-62 a Vasylivka, un villaggio a circa 35 chilometri a sud di Zaporizhzhia (sud): lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzianyk, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.

9 giugno 2022 (modifica il 10 giugno 2022 | 07:10)